“Trieste ha una scontrosa grazia. Se piace, è come un ragazzaccio aspro e vorace, con gli occhi azzurri e mani troppo grandi per regalare un fiore.” (Umberto Saba)

Non è una città da cartolina, non è una città affollata di turisti. Trieste, in Friuli Venezia Giulia, è una città di confine, un ponte che collega tre diverse facce dell’Europa e come ogni città di confine racconta la storia di questo incrocio di razze, di culture, di tradizioni. Trieste è la città simbolo dell’Italia unita, il pezzo di terra costato sangue, lacrime e guerra. Il suo porto è uno dei più importanti del Mediterraneo. Ecco come visitare Trieste tra chiese, musei, caffè letterari, palazzi in stile liberty e botteghe artigiane. 

Cosa vedere a Trieste e dintorni: la bellezza dei luoghi storici

A parlare per lei è la sua cultura, costruita nei secoli, un fascino geloso che ha conquistato il cuore di intellettuali di ogni tempo, come James Joyce e Stendhal. Tra le sue strade hanno trovato origine e ispirazione grandi letterati italiani, come Italo Svevo e Umberto Saba. Un libro da leggere passeggiando, una full immersion nella bellezza e nella storia. Ecco cosa vedere a Trieste in un giorno!

1. Piazza Unità d’Italia e Molo Audace

Attraverso i nomi dati a questa piazza nel corso del tempo, si può leggere la storia di questa città, da sempre contesa. Quando, dopo la seconda guerra mondiale, quello che era un territorio libero, passò nuovamente nei confini italiani, prese il nome definitivo di Piazza Unità d’Italia. La più grande piazza affacciata sul mare d’Europa. Un susseguirsi di imponenti palazzi, quello della Luogotenenza austriaca, oggi sede della Prefettura; Palazzo Stratti con il celebre Caffè degli Specchi; Palazzo Modello, in cui ha sede il Municipio; Palazzo Pitteri; Palazzo Vanoli e il Palazzo della Regione. Al centro della piazza si erge maestosa la Fontana dei Quattro Continenti. Di fronte si apre il mare, sconfinato, tempestoso con la bora, sereno quando il vento si placa. Il Molo Audace prende il nome dalla prima nave che riuscì ad entrare in porto dopo l’annessione al territorio italiano. Ad imperitura memoria del solenne avvenimento, una rose de venti troneggia sul molo. Attraversare la piazza e giungere ad affacciarsi su quel molo equivale a percorrere un pezzo di storia, fatta di arte, architettura e bellezza.

Piazza Unità

Piazza dell’Unità

2. La Cattedrale di San Giusto

La Chiesa più importante, che sorge sull’omonimo colle, non può mancare tra le cose da vedere a Trieste. Questo edificio religioso è stato ottenuto dalla “fusione” della Chiesa di Santa Maria e di quella dedicata a San Giusto tra il 1302 e il 1320.Una facciata semplice, ma di grande impatto, con un grande rosone gotico e un portale centrale che riporta gli elementi di una stele funeraria romana. La lapide apposta ricorda il bombardamento austro-inglese del 1813 contro le truppe napoleoniche. Cinque navate caratterizzano l’interno, con splendidi affreschi veneziani in quella di sinistra e un mosaico bizantino in quella centrale. Affianco alla Cattedrale si accede al Battistero e al Museo con il Tesoro: tra i preziosi monili anche “l’alabarda di S. Sergio” che risale alla prima Crociata. 

cattedrale di s giusto

Cattedrale di San Giusto

3. Il Castello di Miramare

Tra i castelli italiani più belli c’è questo gioiello triestino, il “nido d’amore costruito in vano” cantato da Giosuè Carducci e fatto costruire nel 1850 dall’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo per vivere qui insieme alla sua adorata moglie Carlotta del Belgio. Ma il sogno d’amore non venne mai coronato: Massimiliano fu fucilato prima di potersi trasferire qui e la moglie impazzì per la perdita, finendo i suoi giorni in Belgio. L’architettura del castello spazia dal gotico al rinascimentale, passando per il medievale. Gli appartamenti dei signori sono praticamente intatti, ma la parte più spettacolare è l’immenso parco, luogo preferito per le passeggiate triestine.  Come suggerisce il nome, il castello si affaccia direttamente sul mare, anzi su una Riserva marina, area protetta in cui è possibile praticare diverse attività subacquee, come il diving e lo snorkeling.

il castello di miramare

Il Castello di Miramare

4. I Caffè storici

Molto di più di semplici bar. Tra i tavoli di questi luoghi d’intrattenimento sono nati alcuni dei capolavori della letteratura mondiale, frutto del talento di James Joyce, Svevo, Saba, Stendhal. Oggi i caffè storici triestini sono delle vere e proprie attrazioni turistiche, dei monumenti di Trieste.  Il Caffè degli Specchi in Piazza Unità, il più antico Caffè Tommaseo, il Caffè San Marco, il Caffè Pirona. Il profumo del caffè fresco appena macinato, proveniente dagli angoli più forniti del pianeta. A Trieste è nata una vera e proprio industria legata all’importazione, alla lavorazione e all’esportazione del caffè, come testimonia l’azienda “Illy”. Come ordinare un caffè a Trieste? Chiedete un “capo in b tanta” o un “goccia“, nel primo caso vi arriverà al tavolo un caffè espresso macchiato in bicchiere, nel secondo  un caffè con una goccia di schiuma, il preferito dai triestini, che di caffè se ne intendono.

5. La Risiera di San Sabba

Tra i luoghi da menzionare nel “cosa visitare a Trieste” non può mancare questo stabilimento per la pilatura del riso trasformato in campo di prigionia e deportazione. Ebrei, partigiani, detenuti politi ed ebrei trovarono la morte in questo campo di sterminio, lasciato a imperitura memoria di quanto non dovrà mai più accadere. Oggi questo luogo è soprattutto un museo di commemorazione, un monito per le generazioni attuali e future, un luogo in cui la Storia insegna, più che altrove.

risiera di san sabba

Risiera di San Sabba

6. Il Faro della Vittoria

Un monumento simbolico, da cui la vista di Trieste si offre secondo diversi punti di vista. Un utile strumento per la navigazione, costruito nel 1923, a commemorazione dei marinai italiani caduti durante la Prima Guerra Mondiale. La celebrazione della vittoria italiana contro l’Impero Austro-Ungarico costruita proprio nel punto in cui sorgeva una fortezza austriaca. L’ancora fissata nella pietra è quella del primo cacciatorpediniere entrato nel porto di Trieste liberata, ed è accompagnata dalle parole di Gabriele D’Annunzio “Splendi e ricorda i caduti sul mare“. In alto svetta la Vittoria Alata, una statua di sette metri con una corona d’alloro nella mano destra e una fiaccola nella sinistra. 

faro della vittoria

Faro della Vittoria

7. Il Tram di Opicina

Un tram storico, che da 110 anni accompagna triestini e turisti in giro per la città alla scoperta dei luoghi d’interesse di Trieste, fino all’altezza di 348 metri sulle alture del Carso. Da Piazza Oberdan al capolinea è un continuo susseguirsi di punti panoramici che caratterizzano la parte più verde di Trieste. Fermata obbligatoria presso l’Obelisco per chi vuole rivivere gli sfarzi della Via napoleonica fino al Santuario Mariano dalla bizzarra forma a formaggino. Trattorie caratteristiche spezzano la fame lungo il tragitto, che diventa piacevole anche al palato.

tram di opicina

Tram di Opicina

8. La Grotta Gigante

Un capolavoro creato dalla natura in “appena” 10 milioni di anni. I primi visitatori hanno avuto accesso alla grotta nel 1908. Si entra attraverso una porta naturale e il sentiero conduce alla Grande Galleria, a 80 m di profondità. 98,50 metri di altezza, 167,60 di lunghezza e 76,30 di larghezza: queste le misure della sala colorata dai riflessi di stalagmiti, stalattiti e colate di carbonato di calcio. La Colonna Ruggero, alta 12 metri, svetta al centro della caverna, registrando il minimo movimento della crosta terrestre. Attraverso il Sentiero Carlo Finocchiaro si raggiunge un Belvedere a 95 metri d’altezza con una bellissima vista. 

la grotta gigante

La Grotta Gigante

9. La Sinagoga

Nel centro storico di Trieste c’è il simbolo della comunità ebraica di questa città, una comunità decimata dallo sterminio nazista. L’edificio, riaperto al pubblico dopo la Seconda Guerra Mondiale, racconta la storia dell’osteggiata religione, patrimonio culturale di Trieste.

sinagoga

La Sinagoga

Cosa mangiare a Trieste

L’influenza austro-ungarica è presente ad ogni livello della cultura triestina, ma si fa sentire soprattutto in cucina. A leggere i menu sembra di essere seduti al tavolo di un ristorante di Vienna o di Praga. La scelta spazia tra terra e mare. Da provare assolutamente i piatti tipici di Trieste, come la Jota, minestra di fagioli, crauti, patate e salsicce, la minestra de’ bobici (mais e fagioli) gli gnocchi di pane, di fegato o con i susini (le prugne). Goulash e agnello al Kren sono i secondi piatti di carne del patrimonio culinario di Trieste. Mentre chi ama il pesce troverà buonissime le canocchie alla busara e le alici in savore, oltre al classico baccalà. Anche lo street food trova il suo spazio nei menu triestini: pasto al volo con panino con porcina, crauti, senape e rafano, una vera specialità.

jota

Jota

Una città pensosa e schiva, crocevia di culture diverse. Europa Occidentale, Europa Orientale ed Europa Meridionale si incontrano qui, in questa grande finestra sul mare, in questo bivio di letteratura e arte, in cui la Storia irrompe da mille differenti strade. 

Potrebbe interessarti: Cosa vedere a Bologna